Tricotillomania: gli 8 passi TricoStop!

Tricotillomania: gli 8 passi TricoStop!

La tricotillomania è classificata come un disturbo del controllo degli impulsi. Le persone che ne soffrono hanno l’urgenza incontrollabile di strapparsi i capelli o peli di altre parti del corpo.

Si tratta di qualcosa di più di un’abitudine nervosa controllabile con la forza di volontà o semplicemente decidendo di smettere. L’atto ripetitivo dello strapparsi i peli/ capelli è spesso autodistruttivo e causa depressione in chi ne soffre, tuttavia il malato non ha colpa nel non riuscire a controllare il proprio comportamento.

Si ritiene che, in Italia, la tricotillomania colpisca tra il 2 e il 5% della popolazione, e nell’ 80% dei casi si tratta di donne. L’età in cui solitamente si manifestano i primi sintomi è attorno agli 11 anni, ma la pulsione può manifestarsi a qualsiasi età. E’ da tenere in considerazione che, in genere, i bambini al di sotto dei 6 anni smettono spontaneamente di strapparsi i capelli o i peli dopo circa 12 mesi dal primo episodio.

La cosa più importante da sapere per chi soffre di questo disturbo è che, anche se può essere difficile, smettere di strapparsi i peli è possibile.

La terapia cognitivo comportamentale è un percorso fondamentale per la cura della tricotillomania, perché guida i pazienti nel processo di autocontrollo ed identificazione. Si aiuta il paziente a valutare la funzione che ha nella propria vita l’atto di strapparsi i capelli, affrontandone le motivazioni e acquisendo consapevolezza.

Ecco gli 8 passi fondamentali che, insieme alla psicoterapia cognitivo-comportamentale, ti aiuteranno a smettere di strapparti i capelli:

1.Sii gentile con te stesso

Non sei solo e non sei strano. La tricotillomania è un disturbo ammissibile, di cui soffri. Lo puoi curare ma è difficile, quindi sii paziente con te stesso durante il percorso di cura.

2. Riconosci il disturbo

Ammetti di avere un problema. La prima cosa da capire è che soffri di una malattia curabile, non di qualcosa che dipende dalla tua forza di volontà o dalla mancanza di essa. D’altro canto, non sottovalutare la situazione e cerca un professionista che potrà aiutarti.

3. Riconosci cosa ti porta a strappare

Sii consapevole dei fattori scatenanti. Quali sono i momenti in cui ti strappi i capelli o i peli? La sera, mentre guardi la tv? Mentre parli al telefono con quella noiosa della suocera? Mentre leggi o lavori al computer? Che emozioni provi in quei momenti? Fai una lista dei fattori scatenanti e accanto scrivi un’attività alternativa che potrebbe farti sentire meglio in quelle occasioni.

4.Segna quando strappi e tieni un diario

Tieni un diario o una tabella in cui annotare i tuoi episodi di tricotillomania. Attraverso la scrittura di queste informazioni (data, luogo, ora, numero di peli o capelli strappati e cosa hai usato per strapparli) avrai un’idea più chiara dei fattori scatenanti e dell’impatto del disturbo sulla tua vita. Annota anche le emozioni e i pensieri che hai mentre strappi.

5. Metti in atto una strategia

“Riconosci, interrompi e trova un’alternativa”. Ognuno può avere la sua alternativa personale per rilassarsi e fermare il processo delle sensazioni che portano alla compulsione (respirare profondamente, chiamare un amico, disegnare, scrivere, svolgere attività manuali…)

6. Utilizza un olio essenziale

Potresti trovare utile l’utilizzo di oli essenziali per massaggiare la zona dello strappo, lenire i follicoli e promuovere la crescita dei peli/capelli.

7.Trova ciò che funziona per il tuo caso

Ogni persona affetta da tricotillomania è differente. Insieme al tuo terapeuta trova le soluzioni e alternative migliori per te

8.Pratica attività di supporto

La mindfullness, tecniche di rilassamento e tecniche di visualizzazione potranno esserti di grande aiuto.

 

Soffri di tricotillomania e vorresti saperne di più?

Non esitare a contattarmi! Dott.ssa Chiara Luongo

 

 

 

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